BARTOLOMEO BORGHESI

(Savignano sul Rubicone 1781- San Marino1860)

Bartolomeo Borghesi fu uno dei maggiori studiosi dell'antichità romana dei tempi moderni, e San Marino ha avuto l'onore di accoglierlo e adottarlo, permettendo che continuasse ad applicarsi nei suoi studi.

Svolse sempre con costanza e tenacia un ruolo attivo politicamente, prima per la nascitura Italia e poi per la Repubblica di San Marino.

Nasce a Savignano 1' 11 luglio del 1781, da Pietro, nobile originario di Verucchio, e da Caterina Conti, sua terza moglie. Le predisposizioni allo studio del nostro emersero immediatamente: a nove anni era già in grado di scrivere in greco e in latino, e ad undici realizzò una dissertazione su una medaglia di bronzo dell'imperatore Eraclio. La fama di ragazzo prodigio valicò i confini della sua città e si espanse velocemente, anche se è pensabile che dietro i suoi primi scritti vi fosse la presenza del padre, anch'egli famoso numismatico.

Dopo la morte del padre, avvenuta nel 1794, il Borghesi fu mandato a continuare gli studi a Ravenna e a Bologna, dove si dedicò alla filosofia e alle lettere.

Nella sua città natale fondò l'Accademia Rubiconia Simpemenia dei Filopatridi, e comincio una intensa attività letteraria che lo porto a spaziare in tutti i campi del sapere dalla realizzazione di saggi poetici alle traduzioni di autori classici come Stazio ed Esiodo, a Boileau oltre a saggi di carattere storico religioso.

La sua formazione culturale continuo con i viaggi a Roma e a Milano dove tra l'altro fece importanti conoscenze e profonde amicizie, e da dove cominciò uno dei suoi più importanti lavori: raccogliere monete antiche studiarle leggere e trascrivere iscrizioni Iatine o greche. Così nel 1818-20 pubblica i Nuovi frammenti dei fasti consolari capitolini, dedicata al re Carlo Alberto. Ma la sua voce liberale non andava d'accordo con i tempi soprattutto con la Restaurazione così vistosi in pericolo, fu costretto a rifugiarsi nella limitrofa San Marino era il 1821. Dopo aver passato i Primi tempi in una casa in affitto il Borghesi acquistò una casa nei pressi della Pieve, che rimase la sua dimora e la sede dei suoi studi fino alla morte. Proprio a San Marino giunsero i maggiori studiosi di antichità d'Europa, quasi in pellegrinaggio, a cercare suggerimenti ed a chiedergli consigli. Tra gli studiosi a lui rivoltisi sarà sufficiente citare Teodoro Mommsen, che venne due volte sul Titano, con il progetto di realizzare il Corpus Inscriptionum Latinarum opera ancora oggi insostituibile e necessaria per ogni studioso di antichità romane.

Anche a San Marino il Borghesi continuo la sua attività politica, e dopo aver ottenuto la cittadinanza nel 1818, ricoprì moltissime cariche pubbliche. tra le quali ricordiamo quella di segretario agli Affari Esteri, deputato ai Pubblici Studi. Tesoriere dello Stato e membro del Consiglio dei XII. In particolare la conduzione della politica estera dal 1825 al 1860 risentono delle idee liberali del Borghesi, con elementi innovatori rispetto a quelli dell'Onofri.

Ebbe inoltre vari incarichi da ambasciatore, sostenendo con successo le ragioni di San Marino contro il vescovo di Gubbio, nella disputa su una donna fuggita dal marito; poi a Faenza per difendere il diritto d'asilo del piccolo stato, che veniva minacciato da un trattato di estradizione troppo restrittivo; ed a Roma per una trattativa su una nuova convetizione relativa al sale e ai tabacchi.

Bartolomeo Borghesi si spense il 16 aprile 1860; egli tentò, attraverso la numismatica e l'epigrafia di ricostruire la storia delle leggi. dell'amministrazione. dell'ordinamento militare. della vita pubblica e privata di Roma antica. suggerendo un metodo sempre efficace alle generazioni successive: ecco la sua grandezza e la sua immortalità. Ancora oggi due monumenti lo celebrano: il primo dello Ximenes. nel palazzo Pubblico. il secondo nel piazzale omonimo.